More Is Different: tre semplici parole per esprimere una profonda verità. Il premio nobel per la fisica Philip W. Anderson (nella foto) ha usato questa frase come titolo di un articolo mitico pubblicato su Science nel 1972, in cui spiega come a diversi livelli di scala e complessità emergano proprietà tutte nuove, non deducibili dai livelli precedenti.
Questa idea delle proprietà emergenti negli anni 70 ha sedotto studiosi delle più svariate discipline, convinti che i sistemi complessi che si formano intorno a noi (dagli stormi di uccelli che fanno spettacolari acrobazie alle economie delle nazioni che si sviluppano e vanno in crisi) hanno più cose in comune di quello che ci si aspetterebbe. Allora questi studiosi visionari, capaci di mettere in discussione anni di ricerca specifica nei singoli settori, si sono riuniti al Santa Fe Institute in New Mexico: fisici, matematici, economisti, biologi, informatici insieme per capire le regole che governano fenomeni di natura completamente diversa ma che hanno in comune la complessità.
Mitchell Waldrop Morris spiega bene che questa nuova disciplina (la scienza della complessità) si occupa di “guardare il comportamento dei sistemi piuttosto che i loro componenti. In questo modo si trovano i due estremi dell’ordine e del caos. È una differenza molto simile a quella esistente tra i solidi, dove gli atomi sono bloccati nelle loro posizioni, e i gas, in cui gli atomi si urtano e si spostano a caso. Proprio fra i due estremi, in una sorta di transizione di fase astratta detta margine del caos, si trova anche la complessità.”
Dalla mia esperienza imprenditoriale posso affermare che nulla è più vero della frase More Is Different. Al crescere del numero di dipendenti l’azienda cambiava forma, l’organizzazione si auto-adattava: talvolta verso l’immobilità e talvolta verso il caos. Senza saperlo, introducendo nuove regole, nuovi modelli e nuove tecnologie cercavo di mantenere l’organizzazione liquida e viva, al margine del caos.
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Per approfondire:
Mitchell Waldrop Morris (1996), Complessità. Uomini e idee al confine tra ordine e caos, Instar editore