Esiste il cigno nero?

Io francamente non sapevo che esistessero i cigni neri. In realtà per noi europei non sono esistiti fino al 1697, quando un certo Willem de Vlamingh ne avvistò per la prima volta un esemplare in Australia.
Fino a un minuto prima di questa scoperta si poteva contare su una certezza: i cigni sono tutti bianchi. Poi di colpo non fu più vero.
Il filosofo-matematico, scienziato dell’incertezza, Nassim Taleb ha intitolato un suo libro ‘Il Cigno Nero’ proprio per mettere in evidenza una grande debolezza di noi esseri umani: tendiamo a basare le nostre scelte sull’esperienza, considerando impossibili alcuni fatti solo perché non sono mai accaduti. In più, non appena accadono il nostro cervello lavora per renderli ovvi, e ci dimentichiamo che fino al giorno prima erano semplicemente impossibili.
Questo ci porta quindi a pensare di poter fare previsioni sul futuro usando i dati del passato, commettendo errori clamorosi che rivelano la debolezza dei più sofisticati modelli e dei più blasonati studiosi.
Insomma, i Cigni neri (con la C maiuscola per identificare i fatti imprevedibili) esistono e se non impariamo a tenerne conto nelle nostre scelte rischiamo di perdere grandi opportunità. Ad esempio, aumentando l’esposizione ai Cigni neri positivi possiamo ottenere grandi risultati: soprattutto in campo scientifico e imprenditoriale il successo legato a ciò che è sconosciuto è sproporzionatamente alto, poiché di solito da un evento raro si ha poco da perdere e tanto da guadagnare.
Piuttosto che investire euro per guadagnare qualche centesimo, sottoponendoci al rischio del prossimo imprevedibile Cigno nero, conviene puntare sul Cigno nero rischiando centesimi per guadagnare euro. Chi ha investito in Google vent’anni fa non poteva pensare che internet potesse raggiungere l’importanza di oggi, magari sarebbe sembrato più logico investire in un’azienda di hardware come la Compaq (che non esiste neanche più). Eppure oggi ci sembra ovvio che internet avrebbe rivoluzionato la comunicazione e il sapere umano.
Dato che la nostra memoria è limitata tendiamo a ricordare i dati che in seguito si manifestano in fatti.
Quindi proviamo a concentrarci su ciò che non sappiamo, osserviamo i Cigni neri che accadono intorno a noi. E se scopriamo qualcosa che non riusciamo a classificare secondo i nostri schemi, attenzione potrebbe essere una grande opportunità.
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Libro assolutamente da leggere:
Nassim Nicholas Taleb (2007), Il Cigno nero – come l’imprevedibile governa la nostra vita, il Saggiatore

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