Come capire tutto (e perché)

Eric Drexler, il padre fondatore delle nanotecnologie, ha scritto questo post molto utile non solo per scienziati e inventori ma, in generale, per tutti. Superare le proprie autolimitazioni e avere il coraggio di capire almeno le basi di diverse discipline può aiutarci ad essere più creativi ed innovativi nel lavoro e nella vita.
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“In scienza e tecnologia ci sono molte conoscenze generali che possono essere imparate ma che non vengono mai insegnate. Sono molto importanti, però, perché rendono il lavoro creativo più produttivo e permettono di ridurre la probabilità di errore.
L’educazione formale in scienza e ingegneria si concentra su nozioni specifiche e sviluppa capacità di risolvere problemi in ambiti molto ristretti. E’ vero che alcuni argomenti, anche se molto specifici, trovano talmente vasta applicazione che possono essere considerati di portata generale (matematica, fisica classica, […]).
Tuttavia la maggior parte degli argomenti nel campo della scienza e dell’ingegneria sono molto specifici, e la formazione avanzata richiede approfondimenti molto dettagliati. Questo impedisce di accedere alla struttura della conoscenza umana su scala interdisciplinare, cosa che permetterebbe di comprendere “tutto”.
Evitare errori e assurdità, riconoscere le opportunità cross-disciplinari, e capire il senso di una nuova idea, richiede la conoscenza almeno di quei contorni di ogni campo che potrebbero essere rilevanti per gli argomenti di interesse. […]
Ci vuole molta meno conoscenza per riconoscere un problema piuttosto che per risolverlo, ed è proprio qui che anche una superficiale competenza è molto importante: riconoscendolo, un problema può essere evitato, risolto, o un’idea abbandonata. Senza il riconoscimento, un problema nascosto può invalidare il lavoro di un’ora, o di un’intera vita. La mancanza della conoscenza di base può essere una cosa pericolosa.
Osservando il mio passato, nel corso degli ultimi decenni ho investito più di 10.000 ore a conoscere strutture, relazioni, contenuti, controversie, problemi aperti, limitazioni, opportunità, comprendendo come i settori contemplati nelle più autorevoli riviste contribuiscano insieme a costituire lo stato attuale della scienza e della tecnica. In alcuni campi, talvolta, guidato dalle esigenze di un problema da risolvere, ho studiato più in profondità i contenuti e gli strumenti, in altri ho imparato solo i principi generali e le nozioni di base. […]
Sono sorpreso dalla gamma di settori adiacenti al mio in cui posso conversare con gli scienziati e gli ingegneri. Spesso so cosa chiedere sulle loro ricerche, e, talvolta, riesco a dare suggerimenti che fanno illuminare i loro occhi. […]”
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Articolo originale in inglese: How to understand everything (and why)

Altro su Eric Drexler in questo blog: Il fabbricatutto, Gabriele Moretti

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