Qualche giorno fa Elon Musk ha annunciato di aver quasi fatto il camion elettrico marchiato Tesla. Ma un’altra azienda dal nome Nikola lo ha bruciato sul tempo presentando un bestione da 1000 cv alimentato ad idrogeno capace di fare 1000 km con un pieno.
Mi chiedo con che diritto questi signori possano usare il nome di un genio, Nikola Tesla, che non ha costruito qualcosa che funziona grazie all’elettricità ma ha proprio inventato la corrente alternata. Un nome così importante da essere usato per l’unita di misura del campo magnetico (il Tesla è stato introdotto nel 1960 nel Sistema Internazionale).
Capisco la tentazione degli imprenditori che vogliono elettrificare la mobilità di pensare di essere loro i padroni dell’elettricità, ma sarebbero stati più coraggiosi dando alle aziende il loro cognome, come ha fatto Ford, Edison, e molti grandi del secolo scorso. Perché non chiamarla Musk oppure nel caso della tedesca new entry Nikola, Milton?
Quest’estate sono andato a Long Island dove Nikola Tesla (quello vero) aveva il laboratorio tra il 1902 e il 1906. Avevo letto in un articolo del 2012 che quel mitico laboratorio era in vendita ma nessuno voleva comprarlo. Poi un gruppo di appassionati ha trovato i fondi per acquistarlo e fare un museo convincendo anche Musk e Google a contribuire come sponsor. Con mio disappunto, arrivato lì cinque anni dopo, ho trovato tutto deserto. È quasi offensivo che tante aziende usino il suo nome e poi non investano nella divulgazione delle scoperte e del lavoro di uno degli uomini che hanno permesso la seconda rivoluzione industriale. Il sito del Museo è gestito evidentemente da un gruppo di appassionati volontari ma credo che, se gli sponsor ci mettessero un po’ di impegno, a Nikola Tesla potrebbe essere restituita la giusta dignità. E non vorrei più sentire quando nomini il grande Tesla, ‘ah già quello delle macchine elettriche ‘.
__________